Coronavirus, l’UCI ferma anche le altre discipline fino al 30 aprile. Stop alle qualificazioni olimpiche
L’UCI conferma lo stop totale tutto a causa del coronavirus. Il massimo organismo internazionale di ciclismo ha infatti esteso il blocco fino al 30 aprile, già stabilito per la strada, a tutte le altre discipline che regola. Con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito, l’Unione Ciclistica Internazionale ha dichiarato che “dà assoluta priorità alla sicurezza degli atleti e di tutte le persone presenti agli eventi sul calendario internazionale UCI”. Come già avvenuto per il ciclismo su strada, tutti i ranking individuali e di squadra resteranno congelati fino alla ripresa, per evitare situazioni di svantaggio per chi avesse ottenuto molti punti in questo periodo nel 2019.
L’UCI ha inoltre ricordato tutti gli eventi posticipati nelle diverse discipline, tra mountain bike, e-mountain bike, enduro, BMX, BMX freestyle e pista. Nel trovare una data di recupero, la priorità sarà data ai mondiali, alle varie coppe del mondo e ai campionati nazionali e continentali nel calendario organizzato dall’organismo ciclistico.
Fermata completamente anche la procedura di qualificazione per i giochi olimpici e paralimpici di Tokyo 2020. Specialità come mountain bike, BMX, BMX freestyle e paraciclismo infatti richiedono di essere nel ristretto cerchio di corridori con i punteggi più alti per ottenere il pass: l’UCI tuttavia ha chiesto al comitato olimpico internazionale lo stop retroattivo del periodo di qualificazione al 3 marzo. È infatti questa l’ultima data in cui a nessuna nazione è stato impedito di prendere parte agli eventi.
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